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MICHELA CICUTTIN - BIOLOGA NUTRIZIONISTA -
quanto mangi
CONSIGLI "MINDFUL"

3 fattori che influenzano cosa mangi (e quanto)

Molto probabilmente anche tu, come molti di noi, sei convinto di essere una persona perfettamente razionale che ha sempre il totale controllo su quello che fa e completamente libera nelle scelte che prende. In realtà non è sempre così, il tuo libero arbitrio non è poi così libero come credi.

Secondo Jonah Berger, docente di marketing alla Wharton School, e autore di “Influenza invisibile. Le forze nascoste che plasmano il nostro comportamento”, la maggior parte delle tue scelte è di fatto dettata dalla società che ti circonda. Credi di scegliere, ma di fatto ti trovi costantemente in bilico tra due spinte: da una parte il desiderio di distinguerti dalla massa per rimarcare la tua personalità, dall’altra quella di integrarti nella massa per non sentirti escluso. E, secondo Berger, la seconda è più forte! Tanto che, anche in modo inconsapevole, è proprio quella “massa” che ti dice come vestirti, che serie televisive guardare o che libri leggere. E purtroppo ti dice anche come mangiare!

Fare scelte veramente libere non è così facile come credi, soprattutto quando si tratta di decidere cosa (e quanto) mangiare. I fattori che ti possono condizionare sono molti, alcuni più evidenti, altri più nascosti e pericolosi. Anche se ti può sembrare strano pensarlo, la quantità di cibo che assumi quotidianamente non dipende dalla fame che hai ma, in gran parte, dall’ambiente che ti circonda. Spesso mangi troppo perché sei influenzato dalle persone che ti circondano, dalla televisione, dalle disposizioni del cibo al supermercato e perfino dalla dimensione dei piatti su cui mangi.

Ti faccio un esempio. Secondo Brian Wansink infatti, autore di “Mindless Eating, perché mangiamo senza pensarci”, il cervello umano può essere facilmente ingannato dai cambiamenti di prospettiva. Ad, esempio, sfruttando la cosiddetta illusione di Delboeuf (in base alla quale una stessa quantità di cibo appare piccola o scarsa se posta in un piatto grande e adeguata o abbondante se posta in un piatto piccolo), è possibile assumere il 22% in meno di calorie sostituendo il normale piatto da 26 cm con quello da 21 cm. Questo perché sei solito mettere una porzione maggiore nel piatto grande e consumarla tutta anche se sei già sazio.

Esistono diversi modi per mangiare meno senza accorgersene proprio perché, come dice Wansink, esiste una zona “cuscinetto” di 100-200 calorie al giorno, di cui il cervello non nota differenza se viene introdotta o meno nel corpo. Nel corso del tempo questa differenza di calorie può aiutarti a perdere peso senza che tu te ne accorga.

Il “mangiare inconsapevole” di cui parlo qui sopra è indubbiamente positivo, se può aiutarti a perdere peso senza accorgertene, ma, nella maggior parte dei casi, non è così ma ti spinge a mangiare in modo molto più insano. Vediamo quindi quali sono i principali fattori ambientali che influenzano cosa (e quanto) mangi.

I 3 principali fattori che influenzano il tuo modo di mangiare

1. I tuoi amici

Nel 2009 i ricercatori Nicholas Christakis e James Fowler hanno pubblicato le informazioni raccolte nel corso degli anni, secondo le quali quando i tuoi amici iniziano a ingrassare, ingrassi anche tu. Analizzando i dati raccolti, Christakis e Fowler affermano che i buoni comportamenti (come smettere di fumare o mangiare sano) passano da un amico all’altro quasi come fossero contagiosi. E lo stesso vale per i cattivi comportamenti: gruppi di amici sembravano “contagiarsi” l’un l’altro con l’obesità, l’infelicità e il fumo.

In effetti rimanere in salute non è solo una questione di geni e di dieta ma, a quanto pare, anche di relazioni sociali. Molti miei pazienti mi riferiscono che quando sono a dieta, i loro amici o familiari spesso li “istigano” a sgarrare molto di più con frasi del tipo “ma cosa vuoi che sia per una fetta di torta?” o “ma sei sempre a dieta, goditi la vita”. La mia teoria è che le persone che ti istigano ad avere comportamenti insani lo fanno perché loro stessi vorrebbero migliorare ma non ci riescono, per cui il tuo fallimento li farebbe sentire meglio.

La buona salute è anche un prodotto, in parte, della tua vicinanza con modelli positivi. Se vuoi iniziare uno stile di vita sano, ma sei circondato da persone che mangiano patatine ogni giorno, sei costantemente sotto pressione. Questi amici non ti costringono a mangiare le patatine con la forza, ma è molto più probabile che lo farai.
Chiaramente non puoi buttare tutti fuori di casa, se alcune di queste persone vivono sotto lo stesso tuo tetto, ma essere consapevole della loro cattiva influenza ti può aiutare a prendere le decisioni in maggiore autonomia.

2. I media

Molti studi hanno dimostrato che televisioni e giornali (e ad oggi ancora di più i social network) scatenano la parte emotiva del nostro cervello , che è ovviamente in gran parte incontrollabile. Questo è il motivo per cui quando un giornalista parla dell’ultima e più efficace dieta di sempre, senti inevitabilmente l’impulso di provarla. Allo stesso modo la pubblicità di merendine e junk-food è estremamente deleteria se il tuo obiettivo è quello di portare a termine la dieta.

Il mio consiglio è che quando ti trovi di fronte a notizie che sembrano promettenti o eccitanti, costringiti a passare attraverso il processo di “considerare l’opposto”. Pensare a quanto è probabile che le notizie siano sbagliate può aiutarti a mitigare il desiderio di fare esattamente quello che gli altri vogliono che tu faccia.

3. L’imballaggio

Gli annunci pubblicitari non finiscono con i media, sfortunatamente. Un’altra forma comune di pubblicità che la gente semplicemente non considera come pubblicità è la confezione del prodotto. Il packaging è così efficace da influenzare pesantemente il nostro comportamento negli acquisti tanto che è responsabile, secondo uno studio, del 60% delle scelte che facciamo. E molto spesso non è pensato con l’obiettivo di farci fare delle scelte sane.

Attraverso la confezione i venditori possono creare in noi la percezione di star facendo un acquisto buono quando in realtà non lo è. Classico esempio sono i succhi di frutta con la scritta “solo zucchero della frutta”. Potresti pensare che dentro ci sia solo frutta (e lo zucchero -il fruttosio- che essa contiene in modo naturale), ma non è così perché nella maggior parte dei casi aggiungono zucchero extra. La conseguenza è che consumerai molte più calorie complessive, e rischierai di aumentare di peso senza capire il perché.

Essere consapevole di come tutti questi fattori ambientali influenzino il tuo comportamento alimentare può aiutarti a smorzare i loro effetti e fare scelte migliori e più libere.

A presto, Michela

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