
Il vero (e unico) approccio del mangiatore consapevole
L’idea di diventare un mangiatore consapevole può spaventare molte persone, soprattutto quelle che amano il cibo, perché pensano che sia una cosa molto difficile e lontana dalle loro possibilità. Con l’articolo di oggi ti voglio tranquillizzare: diventare un mangiatore consapevole è molto più facile di quello che potresti credere.
Questo è esattamente quello che succede quando per tutta una vita si cerca di migliorare il proprio rapporto con il cibo, facendo mille diete fantasiose e andando in cerca di chissà quale “santone” che possa fare il miracolo. A volte siamo così focalizzati nel cercare di trovare un modo per farlo che non ci rendiamo conto che la soluzione è già dentro di noi, solo che non la vediamo. Milioni di persone combattono con questo problema ogni giorno, cercando disperatamente una soluzione che è sotto i loro occhi.
Il mangiatore consapevole sa che il cibo non è la causa dei suoi problemi di peso e di salute, ma è la risposta a questi problemi. Consumare cibo è essenziale per la nostra sopravvivenza e cercare di combattere questa azione va contro la nostra innata tendenza a farlo. Nasce così in noi un conflitto psicologico tra quello che ci obblighiamo a fare (evitare il cibo) e quello che ci viene naturale fare (consumare il cibo). Questo conflitto è la causa principale di ogni problema di peso.
La soluzione, così semplice da sembrare fin troppo banale, risiede nel costruire abitudini che lavorano per noi, non contro di noi, cercando di trovare un equilibrio tra quello che ci piace e quello che ci fa bene. Ma non parte mai dal cibo in sé, non si tratta di eliminare questo o quello. Quello che bisogna eliminare è un certo tipo di mentalità e sostituirla con una nuova che non combatta il cibo ma che lo abbracci.
La mentalità del mangiatore consapevole
Qual’è quindi la mentalità del mangiatore consapevole? Semplice: è quella che si basa sulla Mindfulness. Le ricerche scientifiche hanno ormai ampiamente dimostrato come le pratiche di Mindfulness e di Mindful Eating possano, ad esempio, portare nel tempo ad un totale abbandono del cibo spazzatura senza scatenare nella persona alcun conflitto, ma, anzi, in modo del tutto naturale e volontario.
Mangiare in modo consapevole significa mangiare per prenderti cura di te, lasciando che sia la tua saggezza interiore a guidarti. Le pratiche del Mindful Eating ti permettono di mangiare del “cibo spazzatura” se lo desideri, ma mangiandolo con consapevolezza, è probabile che tu ti accorga (all’improvviso, come per magia!) che non lo vuoi affatto e decidere di lasciarlo.
Non si diventa mangiatori consapevoli da un giorno all’altro, è un percorso lento, perché deve sradicare da te tutta una serie di abitudini e pensieri sbagliati che ti porti dietro da chissà quanti anni. Ma se hai voglia puoi iniziare proprio adesso leggendo queste 4 azioni che il mangiatore consapevole non dimentica mai.
Le 4 azioni che il mangiatore consapevole non perde mai di vista
1. Il mangiatore consapevole apprezza quello che mangia
Non legge, lavora o fa qualcos’altro mentre mangia. Mentre mangia è completamente focalizzato sul sapore, sull’odore e sulla consistenza di ogni boccone che mette in bocca e su quali sensazioni questo gli procura. Quando il piacere che il cibo gli procura sta iniziando a calare lui capisce che quello è il momento in cui è soddisfatto e può fermarsi. Chiaramente per riuscire a sentire questa nostra guida “innata” (che non sbaglia mai) è necessario essere totalmente presenti in quello che si fa.
2. Il mangiatore consapevole presta attenzione alla qualità del suo cibo
Presta attenzione a come è stato preparato, se in modo naturale o industriale, e anche se è stato prodotto in modo sostenibile per l’ambiente, tutti fattori che influiscono in modo significativo sul sapore del cibo e sul piacere che ne ricava mangiandolo. Inoltre sa che non bisogna risparmiare sul cibo di qualità allo stesso modo in cui sa che non bisogna buttare i propri soldi nel cibo spazzatura.
3. Il mangiatore consapevole mangia un po’ di tutto
Quando mangiamo in modo consapevole, rimanendo totalmente focalizzati nel nostro qui e ora, ci accorgiamo di quando le nostre papille gustative si stanno per così dire “annoiando” di un certo cibo. Molti sono abituati a continuare a mangiare quel cibo comunque, perché qualcuno ha detto loro che fa bene. Il mangiatore consapevole invece sa che questa noia gli procurerà una insoddisfazione perenne durante la giornata, che lo spingerà, in modo inevitabile, a cercare del “comfort-food” che lo soddisfi. Per evitare questa successione di fatti egli decide di non mangiare quel tipo di cibo che lo annoia (anche se sa che gli fa bene) ma cerca delle alternative che possano dargli contemporaneamente gioia e benessere. Mangiare variato è fondamentale per non annoiarsi ma anche per integrare i diversi nutrienti di cui necessitiamo. Ricordati che tutto serve anche (e soprattutto) i carboidrati.
4. Il mangiatore consapevole dedica un po’ del suo tempo all’argomento cibo
Il mangiatore consapevole lavora e ha una vita incasinata ma sa che la questione benessere è fondamentale per la sua sopravvivenza e quindi decide di ricavarsi del tempo da dedicarle. Va sempre a fare la spesa dove sa che troverà del cibo di qualità, ha imparato a cucinare perché è fondamentale in uno stile di vita sano e sceglie anche il metodo di cottura migliore per non perdere i nutrienti presenti nel cibo.
Inoltre il mangiatore consapevole sa di essere una persona importante e si prende cura di sé ogni giorno con amore e pazienza.