
Quella cosa che non penseresti mai possa influire sul tuo peso.
Molte più cose di quelle che pensi dipendono dal tuo livello di auto-accettazione, e una di queste è il tuo peso. Chi non è in grado di accettarsi spesso si autopunisce nei modi più assurdi come per esempio abbuffandosi di cibo fino a stare male. Imparare ad accettare (e amare) te stesso, nel bene e nel male, può aiutarti anche a perdere peso.
Ma come si fa ad imparare l’auto-accettazione?
Viviamo in una società dove fin da piccolo ti insegnano che devi sempre essere il numero 1: a scuola devi avere i voti più alti, nello sport devi arrivare primo, e via dicendo. Come è naturale che sia, non puoi essere sempre il migliore (e non è neppure necessario). Il problema sta nel fatto che questa continua ricerca di perfezione ti porta negli anni a costruirti un’immagine di te completamente distorta, dove tu non sei mai abbastanza. Non pensi di essere all’altezza, ti autopunisci per questo, e, di conseguenza, ti piaci ancora meno, in un circolo vizioso senza fine.
L’UNICO SISTEMA PER INTERROMPERE QUESTA REAZIONE A CATENA E’ IMPARARE AD ACCETTARSI.
Ovviamente non è una cosa semplice, e neppure immediata. Ci vuole molta pazienza e molto esercizio. Qui di seguito ti do alcuni spunti con i quali incominciare la difficile arte dell’auto-accettazione.
Da dove iniziare per imparare ad accettarti, nel bene e nel male.
Medita sui tuoi pensieri.
Ma come? Meditare non significava non pensare? Bhè, non sempre. In questo caso, invece di allontanare i pensieri o focalizzarti sulla respirazione, devi chiudere gli occhi e cercare di approcciarti dolcemente ai tuoi pensieri: non devi giudicarli ma solo osservarli, studiarli. Accogli con favore quello che osservi. Solitamente tendi a sopprimere i tuoi pensieri negativi e le tue paure, creando più dolore. In questo caso invece, devi affrontarli e dare loro un abbraccio così da imparare a convivere con le parti di te che proprio non sopporti.
L’erba del vicino non è sempre la più verde.
Valuti te stesso sempre in confronto agli altri: la mia amica è più magra e di conseguenza è una persona migliore di me. Ma chi decide cos’è meglio o peggio, giusto o sbagliato? Spesso sei tu a crearti dei metri di valutazione o ad importi delle regole che ti opprimono, ma che ti obblighi a seguire ugualmente. Osservati tutte le volte che dai un giudizio, riguardante te stesso o qualcun altro, e prova a vedere se riesci a lasciarlo andare. Liberandoti dal giudizio, darai spazio alla parte più leggera di te.
Non fare lo struzzo.
Nascondere la testa sotto la sabbia per non affrontare i problemi è facile: tutti noi spesso ce la raccontiamo come meglio ci piace e la facciamo vera. Parlare dei nostri problemi con qualcun altro può essere utile per mostrarci le cose come realmente sono. Ti passano così tante idee per la testa che spesso è complicato distinguere pensieri, emozioni o paure e vedere la realtà in modo chiaro. Parla con un amico, un collega o un professionista (se ritieni sia il caso), l’importante è che ti confronti con qualcuno.
Fai sessioni di gratitudine.
Io lo faccio di mattina durante la mia personale Miracle Morning, ma tu puoi farlo in qualsiasi momento della giornata: prenditi qualche minuto per ricordare a te stesso tutte le cose per cui sei grato. Puoi farlo mentalmente o, se ti piace scrivere come a me, puoi usare carta e penna e stilare una lista. Potresti scoprire, ad esempio, di essere grato a qualcuno che ti ha ferito perché senza quell’esperienza negativa non saresti arrivato dove sei. Imparando a perdonare gli altri, imparerai a perdonare te stesso e ad accettarti anche con i tuoi difetti.
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A presto, Michela.