
Come la pratica del Mindful Eating può migliorare la tua salute!
Una delle esperienze che vorrei assolutamente fare nella mia vita è quella di sperimentare un ritiro di meditazione silenziosa! Una di quelle cose per cui vai in un qualche monastero, buddista o quant’altro, nel mezzo dei boschi, e pratichi il totale silenzio per una decina di giorni. Esatto: totale silenzio! No telefono, no TV, no internet. Ma soprattutto, no scambi verbali con nessuno.
So che può sembrare un po’ estremo, ma sono convinta che sia un sistema decisamente efficace per fare chiarezza nella propria mente e soprattutto per imparare ad essere completamente presenti nel momento: quando troppi pensieri affollano la mente è molto facile alimentare l’infelicità! Fermarsi, respirare, ascoltare i rumori e osservare lo spazio circostante può aiutarti a fermare la mente e fare chiarezza dentro di te.
Poche cose come la meditazione e la pratica della Mindfulness (l’attenzione consapevole nel qui e ora) hanno migliorato la mia vita. Queste due pratiche mi hanno aiutata ad essere più concentrata nel lavoro e di conseguenza più efficiente. Mi hanno portata ad essere più consapevole delle mie emozioni e a migliorare quindi i rapporti interpersonali con gli altri. A provare gratitudine, sia per le cose belle sia per le difficoltà della vita. E a dormire meglio.
Inoltre, la consapevolezza ha avuto un impatto importante anche sulle mie abitudini alimentari. Prima mangiavo molto più velocemente e neppure mi rendevo conto che questo potesse essere un problema. Poi ho iniziato a leggere diverse ricerche scientifiche circa la pratica del Mindful Eating (Mangiare Consapevole) e ho deciso di provare.
Che cosa vuol dire Mindful Eating? Mindful Eating significa mangiare con intenzione e attenzione: con l’intenzione di prendersi cura di se stessi, e con l’attenzione necessaria per assaporare il cibo e capire gli effetti che questo ha sul corpo. Significa essere completamente presenti mentre si mangia, prestare attenzione alla consistenza del cibo che si mette in bocca e al suo sapore.
Ti sembrerà strano, ma ti assicuro che essere completamente presente mentre mangi ti porterà a sperimentare il pasto in un modo completamente nuovo, che non hai mai provato.
La pratica del Mindful Eating non è un’abitudine facile da sviluppare ma i benefici sono notevoli. Un esempio semplice: il mio mal di stomaco è completamente scomparso. Da quando ho cominciato a mangiare in questo modo, mi si è spalancato un nuovo livello di consapevolezza riguardo tutto. Ora sono più presente nelle conversazioni. Apprezzo maggiormente il cibo. Sono grata per il mio corpo. E ho molta più energia.
Ho scritto un articolo che ti spiega cos’è la pratica del Mindful Eating e quali sono i benefici che ne puoi trarre, se hai voglia di leggerlo clicca qui.
Questa pratica usa un approccio “no-dieta” , che ti permetterà di perdere peso insegnandoti ad ascoltare il tuo corpo e a comportarti nel modo migliore come fosse una cosa naturale. Imparerai a mangiare solo quando hai davvero fame e a fermati quando sei pieno. A non guardare al cibo come buono o cattivo, ma a mangiare quello che vuoi, quando vuoi. Può sembrare la migliore dieta del mondo, vero? Peccato che non sia esattamente una dieta. E’ piuttosto uno stile di vita.
So che può sembrare difficile da credere e forse troppo bello per essere vero, ma se uno dei tuoi obiettivi è quello di mangiare meglio e magari perdere peso ecco a te i 5 passi con cui iniziare!
I 5 step del Mindful Eating che ti permetteranno di migliorare la tua salute.
#1. Osserva.
Mangi velocemente? Ti senti in colpa quando mangi? Qual’è il tuo livello di tensione quando devi sederti a tavola? Osservati da una certa distanza come se ti guardassi in un film. Osservare le tue cattive abitudini è il primo passo per poterle cambiare! A volte mangi solo perché hai del cibo vicino o perché ti viene offerto, ma non per vera fame. Un sistema efficace per tenerti monitorato è quello di tenere un diario alimentare su cui segnare tutto quello che fai, non solo cosa mangi ma anche le emozioni che ti spingono a farlo o le situazioni in cui, ad esempio, mangi di più. Registra tutto, anche quante ore dormi: è stato dimostrato, ad esempio, che spesso l’insonnia è associata con il sovrappeso. Possono essere tutti fattori importanti per capire cosa ti spinge a mangiare e cercare di evitarlo.
#2. Rallenta.
Cerca di consumare il tuo pasto in più di 20 minuti in modo da permettere al tuo corpo di avvertire il senso di sazietà. Bevi un sorso d’acqua ogni boccone, appoggia la forchetta o scambia due parole con chi hai accanto, stando attento a non farlo con la bocca piena! Mastica ogni boccone almeno 25 volte. Più lentamente mangerai e meno mangerai!
#3. Focalizza.
Quando mangi, mangia e basta! Un mangiare distratto può corrispondere a mangiare più del dovuto. Spegni la TV, il computer e il telefono e siediti con il pasto di fronte a te. Lentamente prendi un morso e focalizza tutta la tua attenzione sul sapore e sulla consistenza di quello che stai mangiando. Assapora ogni gusto. Annusa il cibo. Osservalo. Mastica bene, con calma e prenditi tutto il tempo necessario. In questo modo ti ritroverai a mangiare meno e a godere molto di più del cibo che mangi.
#4. Accetta.
Ti capita mai di mangiare per soffocare un’emozione che non ti piace? Tranquillo, è una reazione piuttosto comune. Quello che devi capire è che è normale sentirsi a disagio o agitati a volte, non è strano. Quello che fa la differenza è come tu reagisci a questo. Imparare ad accettare le emozioni negative, senza volerle mascherare con il cibo, è fondamentale. Usa dei sistemi salutari per combattere lo stress. Esistono molte tecniche di rilassamento come la respirazione consapevole, la meditazione, i massaggi o l’uso di oli essenziali, che possono aiutarti a ridurre la fame nervosa e di conseguenza mangiare meno.
#5. Pratica.
Imparare l’arte della consapevolezza richiede sforzo e tempo ma, credimi, ne varrà la pena. Solo praticando ogni giorno raggiungerai il risultato. Non è questione di essere perfetti ma di migliorarsi un poco alla volta, giorno dopo giorno. E quando sbagli, non essere troppo critico verso te stesso. Solo chi non prova, non sbaglia mai. Abbandona le critiche e il senso di colpa: essere giudicanti verso se stessi porta solo ad aumentare i livelli di stress e di conseguenza la fame nervosa.
Se il mio articolo ti è piaciuto condividilo sui tuoi social, mi renderai felice.
A presto, Michela.
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